Dalla ricerca di CHS Cantelli per i sistemi di programmazione e controllo della lievitazione nasce una cella fermalievitazione all’avanguardia, messa a punto per donare all’impasto del pane la consistenza perfetta, più sapore e più digeribilità.
Il nostro è più di un semplice armadio di fermalievitazione, perché contiene la sonda al cuore, un sistema integrato unico nel suo genere che misura il grado di freddo e caldo (conservazione e lievitazione) dell’impasto per renderlo ottimale.
Struttura è attrezzata con pannelli isotermici e pavimento in acciaio rinforzato fenolica con portata massima 2000 kg.
I pannelli sono in lamiera zinco plastificata in esterno ed inox interno, spessore 80 mm.
Elettronica PEGO.
L’unità moto condensante e l’unità evaporatore vengono calcolate in base alla cubatura della cella ed al carico in kg di prodotto a crudo.
Le tubature sono in rame.
La carica del fluido refrigerante vengono dimensionate tramite il volume e le caratteristiche dell’impianto.
Pannello touch screen programmabile con sonda al cuore®.
-15°/+40° C – umidità 55%-90%
L’uso della cella fermalievita al di fuori di questi campi per un periodo di lavoro superiore a 3 gg potrebbe causare danni all’impianto frigorifero.
Si consiglia, in caso di unità motocondensante interna, di mettere all’esterno la batteria di condensazione.
Nel mondo dei panifici, delle pasticcerie e delle pizzerie, è nata da tempo l’esigenza di regolare il sistema e i tempi di lievitazione degli impasti per ottimizzare i costi e ottenere turni di lavorazione più agevoli.
Da qui, lo studio del settore ha portato alla fermentazione controllata degli impasti attraverso l’uso di celle o armadi che controllano e mettono “in pausa” la lievitazione attraverso la gestione di temperatura, tempi e grado di umidità.
Queste celle di fermalievitazione rallentano o bloccano il processo di lievitazione per un massimo di 72 ore e poi danno il via alla fase di fermentazione a seconda dell’orario impostato a sistema.
Dopo una prima fase di raffreddamento, segue la conservazione, poi la prelievitazione e infine la lievitazione vera e propria (a una temperatura di circa 22°C).